Quattro tipi gay maschili,

MEPHISTO, I’M FUCKING SOOO HIGH!

Allora, parliamo un po’ di noi: di essere arrapati e fatti, del chemsex e dell’amore, party and play. I Testi Mefisto, un’antologia di testimonianze raccolte dai Love Lazers.

Indice

La tentazione. Essere fatti. Stare vicini. Prove dell’espansione consapevole. Mental state. Eccitazione. Non osare senza. Viaggiare soli, insieme. Da solo, insieme, sparare. Non prendere più nulla. Gli effetti positivi. La partenza, la caduta. Mefisto, che si scopa Fausto davanti agli occhi degli altri. Tensione, potenza, resistenza. – Abbiamo preso nota di tutto. Perché il non detto fra noi è pesante. Uno strato alla volta. Storie. Sul desiderio. Sul cercare. Sul bruciare. Di questo dobbiamo parlare.

Le storie qui riportate su intimità e essere fatti si basano sul vissuto di persone reali (i nomi e i luoghi di residenza sono stati in parte modificati, i nomi di terzi sono stati sempre resi anonimi) e sono stati scritti da loro stessi o riportate da noi in base ai loro racconti. Ci auguriamo che le discussioni sullo sballo avvengano anche nella vita reale. La scelta dei testi non sottintende nessun giudizio.  Non si tratta di condannare il consumo per altre persone, ma di parlare apertamente di chems e sesso, dei nostri bisogni e dei nostri limiti, di abusi sessuali (che diventano tabù), dell’emarginazione e dell’esclusione in ogni luogo. Di isolamento, di problemi e di essere fatti. Abbiamo bisogno di una prospettiva positiva: cosa possiamo imparare gli uni dagli altri? Come massimizzare il divertimento e minimizzare i rischi? E come hanno fatto Fausto e Mefisto? Vivendo nel fuoco. Impegnandosi l’uno con l’altro. Per l’eternità. E totalmente strafatti.

I testi vengono presentati nella lingua originale. È possibile vedere le versioni tradotte espandendo la selezione (alcuni solo in inglese).

I testi ricorrono a un linguaggio esplicito o presentano situazioni che possono generare emozioni o ricordi spiacevoli in chi li legge. Le storie riportano solo le esperienze e i punti di vista degli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dei Love Lazers.

Le storie che sono state qui raccolte sono personali e soggettive. Non è nostra intenzione offrire uno spazio per la stigmatizzazione di terzi o per riprodurre stereotipi. Pubblichiamo queste storie correndo il rischio che alcune di queste interpretazioni vengano interpretate come tali. Abbiamo deciso di non censurare nessuno dei testi. Parliamone!

> Ulteriori informazioni, supporto, risorse e link (alla fine del testo)

Una fantasia gay di rimorchio all'ascensore

Baby, 27, originario di Berlino, al momento si trova per uno scambio universitario ad Anversa, in Belgio. Dice che tutte le pause dalle droghe sono salutari, ma comunque non intende rinunciare a farsi sul lungo termine.

Il tipo sulle foto sembra proprio bono, sono arrapato e vorrei proprio che ci incontrassimo per scopare. Chattiamo molto tranquillamente, però non capisco se lui è fatto o no. Dopo tutto è lunedì mattina e a Berlino sono quasi tutti strafatti a quest’ora. Ok magari non tutti però la metà sì. Quindi gli scrivo: CHEMS: PRENDILE SE VUOI. IO STO FACENDO UNA PAUSA. E subito arriva la risposta; GRAZIE MA NO. PREFERISCO CHE SIAMO ALLO STESSO LIVELLO. Ed è finita lì.

Ho fatto una pausa dalla droga per metá anno, e non ho intenzione di restare in astinenza, ma solo di fare una pausa, e sai che ti dico? La cosa piú difficile per me é scopare con ragazzi che sono fatti e non capiscono. Ma lo faccio lo stesso.

A., 51, San Francisco, USA, prende Metanfetamine da 4 anni solo una volta all´anno.

Anche se stare vicini ed essere intimi quando si è fatti non sembra reale, mi manca comunque.

Alejandro, 28, from Seville/Spain, runs a queer blog and lives in Berlin. He always has to deal with his friends or potential sex partners consuming more than he does.

The floor was full of plants. In the bathtub, in the kitchen, in the sink… The glasses and cutlery were full of soil. It was like an obsession. The door behind me fell shut. My instinct warned me that something wasn’t right. I was scared to death. The boy went to the bathroom, probably to wash up for a fuck. I took the opportunity to text my best friend on Whatsapp so she’d call me as soon as she could. I prayed that she’d have her cell phone handy and read my message. The guy and I lay down on the bed and he started kissing me. Suddenly my phone rings. It was my best friend. I then played what would have made me win an Oscar: I made up that my friend had fallen off her bike, that the poor thing had broken her leg and that she didn’t speak German. I ran out of the flat. The next day I got a message from the guy on Gayromeo saying that nobody could ever believe my poor performance. Maybe I’m not such a good actor after all, or maybe, like my grandmother, I’m incapable of lying. I blocked him immediately.

Would I be more honest today? I think I would. Sometimes I even feel it’s rather incoherent to ask someone for respect again, when I took it all from that boy that day. But at that moment I was overcome by fear, and perhaps also by immaturity.

Andrea, 34, lavora in un’azienda informatica, è un attivista LGBTIQ e adora i sex party di Berlino.

Il party è appena cominciato. Soprattutto qui, nella stanza nera dove mi dirigo. Decine e decine di corpi che si contorcono, si afferrano, sospirano, si danno piacere a vicenda, vanno su di giri, ritornano poi a terra. Qualcuno fuma una sigaretta, qualcun altro si fa una riga sullo smartphone. Qualcuno è vestito, qualcun altro non era vestito nemmeno quando è entrato. Qualcuno ha un cazzo in culo, qualcun altro in bocca. Qualcun altro in culo e in bocca, lo chiamano lo spiedo.

E poi ti vedo. Ti abbraccio, mi abbracci. Ti bacio, mi baci. Ti tocco, mi tocchi. Il sapore del tuo buco, ancora umido da chi c’era prima. I tuoi occhi si aprono e si chiudono, sbatti le palpebre e guardi in ogni direzione. Anche la tua bocca non smette di muoversi, ma non dici una parola. E d’altro canto, a cosa servono le parole qua dentro? Sei più arrapante che fatto, se possibile.

Il tuo buco è morbido e accogliente. Era lì ad aspettarmi, ma non è che sia il primo stanotte. In meno di un secondo ti sto già scopando. Ma poi qualcuno mi afferra. E che cazzo, non vedi che sono occupato? Certo, se vuoi giocare con noi è un’altra storia. Però non vuole giocare. Mi sussurra soltanto “Non vedi? Il mio amico non è cosciente di cosa sta succedendo”. Beh no, proprio non me ne ero accorto.

Tre ragazzi a un incontro di chemsex

Caio, 35 anni, si innamora facilmente – soprattutto delle coppie. Da bambino si segava pensando a “Capitaes de Areja” di Jorge Amados, un libro vietato durante la dittatura. Il berlino-brasiliano è risultato positivo al test dell’HIV nel 2006.

I miei slip Hilfiger volano sulla strada, da un balcone all’altro. I LOVE YOU BOTH era quello che ci avevo scritto sopra con l’eyeliner di Mariella, è estate. Mi ero appena trasferito dal Brasile a Sitges, ad un’ora al sud di Barcellona, dove Mariella lavorava per la stagione. Era un paesino di villeggiatura pieno di gay, tutti a caccia di uomini. Energia omosessuale dovunque, un paradiso.

Dopo aver fatto sesso con questa coppia di Manchester ero follemente innamorato di entrambi.. Uno di loro si sporge dalla porta di vetro e disegna un cuore nell’aria. E io leggo sulle sue labbra: ANCHE NOI TI AMIAMO. Spero di rivederli. Ma è estate, ci sono troppi boni in giro. Il viavai gay continua sempre più intenso, e il balcone resta vuoto. Sono andati via, partiti.
Una settimana prima si erano trasferiti a due passi da dove stavo, proprio di fronte all’appartamento per turisti sopra la sauna gay. Due skinhead inglesi, straboni, biondi e con gli occhi azzurri. E con il costume bianco! Non riuscivo a non guardarli, erano il mio sogno europeo. E allora esco sulla terrazza, fumo una cicca, ci scambiamo un’occhiata. Esco di nuovo, questa volta solo in pantaloncini, per telefonare. Risate. Poi vengono i cactus, anche se Mariella mi dice che non andrebbero innaffiati. E’ un po’ come fare cruising. E poi finalmente uno dei due mi chiama: HEY, WHY DON’T YOU COME OVER?! – E sono da loro, agitato ma più che pronto a fare una nuova esperienza – la liberazione sessuale: un trio con una coppia!

Scambiamo due chiacchiere, uno di loro mi dà un bicchiere di Coca. Un brindisi al sole, alle vacanze, agli uomini – mentre l’altro ha già una mano nei miei pantaloni. Così sono i Porno, subito da zero a cento: uno mi scopa contro il letto da due soldi mentre io succhio quell’altro. WOW, sto pensando, due cazzi dentro di me. Io ci sto, ma non so più esattamente di cosa ho bisogno in questo momento. Tutto troppo eccitante. E quindi decidono loro il programma. Io non sapevo nemmeno di essere fatto, il sesso è straeccitante. Ma com’è che mi ritrovo di nuovo nel mio appartamento? Più tardi mi rendo conto che i tipi devono avermi dato del G senza che ne me ne rendessi conto. Di sicuro non me l’hanno chiesto. E dopo non ero più cosciente, non è rimasto nessun ricordo. Solo anni dopo scoprirò cos’è il G e quali sono i suoi effetti. In quell’estate a Sitges mi sono innamorato circa dodici volte: scopavo con uno e subito mi innamoravo, finché non ne conoscevo un altro. Ingenuo e felice. Decido di andare un po’ in campagna da Nicolette, un’allevatrice di cavalli svizzera, con cui ho una storia oltre alle mie avventure con gli uomini, e lì la coppia mi esce dalla testa.

Questa è stata l’estate prima del risultato positivo del test. Ho cercato per anni la causa pensando ad altre persone: ma sono forse stati loro a farmi questo, quella volta? Ci ho messo molto a capirlo: sì, potrebbe essere andata così, ma potrei anche essere stato io ad averli contagiati. Perché negli ultimi mesi in Brasile, non facevo in alcun modo sesso sicuro: era fatto tutto di nascosto e io ero depresso e pieno di sensi di colpa: non era proprio il caso per me di prendere accordi. È anche per via di queste paure che sono scappato in Europa. Oggi so bene che libertà significa spesso anche pericolo. E non tanto il pericolo di farsi drogare senza esserne coscienti o di pigliarsi un virus, quanto il pericolo di bruciare nel mio nell’altrui nel desiderio.

Matteo (28), italiano, personal trainer. Vive a Londra con il suo ragazzo ma viaggia spesso a Francoforte. Matteo sa quello che potrebbe succedere nella sua relazione. Il suo ragazzo partecipa sempre più spesso a sessioni di chemsex e vive apertamente la sua preferenza di farsi sottomettere. Non è facile per Matteo: “Come posso salvare la mia relazione?”

whatsapp chat
whatsapp chat

Camillo, 29, video-artist from Bogotá/Colombia and a member of the vogue collective Tupamaras: when he is looking for sex at parties, nothing just happens. Once he was drinking lots of Aguardiente liquor:

This story might not be true, as the few things I remember happened while being completely drunk. Probably, the incident I’m going to describe now, was not that dramatic, but it has left traces.
It was my 25 years birthday celebration: a Depeche Mode tribute party with cheap booze and my crazy friends – the appropriate night to overdo it. Expect the worst, or the best, whatever.
Being faithful to the alcohol, I got quite drunk quite early and I went to the smoking area to have a cigarette. A wild punk was smoking too. I could only see his leather jacket, his boots and his jeans. I told my boyfriend “I like that punkero”.
Drunken whimsy, bravery of a faggot willing to do anything, or a personal challenge, I went directly to him. Without hesitating I asked him to dance with me. His answer was NO. His negative response led to my aggressive insistence. I was asking again and got a clear NO again. This time, as if he wanted to avoid having trouble, he got up, pushed me back and left the smoking room. Right after that, I’m not sure of what happened. The push was not strong enough to knock me down. Probably my friends or my boyfriend intervened so I didn’t get involved in a fight. In my head just anger and the awful laughter of all my friends. Making fun of me for being rejected by a cute, wild punk who didn’t accept my invitation to dance. As offended as a heartbroken teenager in her school prom night! At least I was lucky neither my face nor my ass got broken.
My rage was fuelled by more liquor, more cigarettes, more gossip until I ended up under a table listening to Precious or Policy of truth.

He was not even that cute. Drunken faggot stuff.

modello di pin-up queer per i PnP

Fritz (48), animal keeper and bar owner from Berlin and Barış (29), sculptor and DJ from Bremen were partying together in a club.

we both take a lot of keta + talk + talk + right from the toilet directly to the floor. instead of dancing, we keep talking. we are very involved while everything around us is bending + twisting. in the middle of the dancefloor! hi-hats are rattling. it’s way too loud here right in front of the boxes. for hours we talk out this misunderstanding, from not long ago. on the couch, at the bar, then like gluing under the ceiling, from which the sweat drips, in the queue to the toilets. there’s so much to say. actually no argument, rather two perceptions, yours + mine. what it’s like: best friends, nothing can divide them. together high. totally keta twisted. everything done right. as if we were falling free. as if our words fade away like echoes. what does it mean?

then finally – finally – after hours + hours of endless clarification, deep talk, good talk: we are agreeing that we will do better next time. this cannot and will not happen again. we will learn from this. not waiting days to discuss a problem like this again.

“days?” – we look at each other + then we both suddenly realize it: something is subjectively and logically wrong here: “oh well, you’re not talking about tonight, when we left for the club. – “no, why? i’m talking about our conversation two weeks ago!”

When we both get that, we’ll be on the floor laughing for minutes. OMG, how could something like this happen to us?

today, years later, neither of us can remember what it was all about back then. what we felt then, however, we still remember exactly.

Médéric, 28 anni, non ha Grindr nel suo telefono. 12 mesi senza droghe, 3 ricadute. Di ritorno da Montreal dopo 2 anni, vive a Parigi e lavora nella comunicazione.

Notte. Noia. Solitudine. Sono qui e sono altrove. Non lo so più. Sto lottando contro di te. Tu, la mia voce interiore, profonda dentro me.

È da nove mesi che non ho più preso nulla, il tempo di un ciclo, la mia piccola gravidanza. È molto tempo fa e poco al tempo stesso, dipende dai punti di vista, ma il tempo nella mia mente è esploso: non assomiglia più a niente. Lo so che il tempo passa, ma a volte ho l’impressione di aver perso addirittura dei mesi.

Una cena con amici che si è trasformata in un “before” sui binari della coca. Ma i miei amici capiranno che non ne prendo e che mi posso divertire senza droghe.

Non sono fuori dal gioco, perché questo equilibrio è fragile. Non sarò solo, ma questa lotta è mia e sarò l’unico a sentirti deridermi, così mi faccio una riga per assicurarmi il tuo silenzio.

Siamo finiti in questo club, non mi sento a mio agio. Vedo corpi che ballano, si agitano, ondeggiano. Vedo le mandibole contratte e i muscoli tesi, gli occhi chiusi e le labbra secche. Le persone si toccano, si incollano, si strusciano, si avvicinano o si evitano. Non so dove mettermi, non so che cosa ci si aspetta da me.

Finalmente uno di noi ha deciso di averne avuto abbastanza e che non c’era più niente da aspettarsi dalla serata. Tu approfitti di questo momento per iniziare a svegliarti nonostante la polvere nel mio naso.

Mi intrufolo nel guardaroba, sperando di non metterci troppo e che tu ti riaddormenti. Prendo le mie cose e me ne vado. Non so cosa fare. Una ragazza sconosciuta condivide il taxi con me, per tornare a casa. Nella strada sono di nuovo solo, non so ancora cosa fare. Entro a casa fumando, sei sveglio. Una volta a casa, cammino in tondo.

Hai vinto il primo round: faccio il download, creo il profilo e inizio a cercare. Spero di non trovare nessuno che plachi il tuo desiderio. Troppo tardi, la chat è veloce ed efficace. Trovo delle scuse per darti delle ragioni e diventano credibili, tangibili. Ci casco dentro.

Non vive lontano, vengo. Passo a ritirare soldi dal bancomat per partecipare e giocare.

Cammino, questo dilemma sempre pronto a saltare al minimo dubbio per lasciar perdere e zittirti. Il mio corpo non vuole e non ha mai voluto. Cerca di dissuadere la mia mente dall’ascoltare per non ferirmi: riflusso acido, nausea, freddo, tremori. Il mio stomaco si contrae ma non ne viene fuori nulla. Mi arrendo, hai vinto, questa notte è tua.

Un appartamento squallido che alcuni anni fa avrei lasciato il prima possibile. Non mi piace per davvero ed è reciproco: un’attrazione minima e il bagliore nello sguardo. Le cose sono chiare: nessun dettaglio, cerchiamo entrambi qualcuno che ci accompagni nel nostro hobby, un altro corpo per proiettare le nostre fantasie e abbandonarci alla lussuria. Vai oltre, guidato dalle sostanze che liberano la nostra più sordida immaginazione.

Non si tratta di condividere, si tratta di sentire qualcosa. Con qualcuno. Ma non con te.

Paule, about 30 and bi, lives in Berlin and sings with friends in a choir once a week.

After 1000 years back to the Läbble. I’m on my own. Entering excited and overwhelmed. I just don’t get my head switched off and self-reflecting all the time. One guy was fucked by six other muscle men. Bare. A secret thought of: I would also like to be able to do that – banging my brain out for hours. How do the others do that? I drink a few beers and draw a line of coke alone. Gotta get me up to level first. Then I meet this guy. Topless, strong muscles, good kisser. Suddenly everything is very easy. Cock out, make out, form a team, fuck another one in a threesome. Another drink, another line. How should you end such a great night? I ask him: “Do we go to your place?” In his apartment he asks me: “Do you want Tina?” For a moment I am overwhelmed with it, but at the same time slightly high and therefore: “No, not me, but you go ahead.” I want it cool – I want it to be ok. It’s his thing and if he’s up to it now – why not? The guy gives himself an injection, we fuck, but I notice that I actually can not handle it at all. The cinema in my head rattles. How did I get in here? What am I doing here? The thoughts circle. I suddenly feel incredibly shitty and have to think of S. He collapsed in the club on his birthday last year. The funeral was a week later, in a small town in northern Germany. An electro track is playing in the chapel. It was so sad. – So: What am I doing here with this guy who just used CrystalfuckingMeth? And why do I have such a problem with other people’s consumption? Somehow I just want to get out of here, my stomach contracts, everything is too much for me. Out at the street, Karl-Marx-Allee, the sun shining way too bright. The street as wide as I am. A walk of shame on a usual Berlin Saturday. Come down and think about me and my life. What do I REALLY want? And a few days later I’m back in the toilet with a few people, the smartphone with the lines on it and I think: luckily I’m not as fucked up as the slamming guy that other day.

Georg, 34, works mainly in a bar, but occasionally also here and there. He lives in Cologne and is into leather.

OK, let’s talk about me. Ever since I moved back to Cologne, because my relationship ended—or better put, because my boyfriend ditched me, which left a large dark hole in me—I’ve been taking drugs very differently, even by myself occasionally.

When the dating apps are on and running, but leading nowhere, I start a little session with myself. The particular choice of drug isn’t really important – but no downers! I also slam every now and then. I’m managing; but being high is just alone-time for me. Nobody is telling me what to do. Quality time. I don’t have to be social with or for others. I really don’t find it problematic, actually. If my friends would find out about it though, it would become a huge problem.. So I keep it secret – a risky game. It can’t come out; and that adds to the danger. The pressure’s huge. Being high is for me completely hitched up with sex; there really is no being loaded without wanting to fuck around. Sure, it makes me wonder: What does it mean? Being on my own so that I won’t feel alone among others? Being high to imagine being together with someone – intensely and real? How am I supposed to find a guy who’s going to go along with all that?

pronto per lo slamming

Leo, 23, from Malta, is not using dating apps anymore (for now) because he thinks its use is an addictive and abusive pattern which makes him feel insecure.

The orgasm is mine. Although sometimes I loved giving it to someone else. A touchscreen. A person. A wall. A hand. A mouth. A face. I did not really know why I used to give it away. Now I have become more conscious of where it can go. So often I used to give it away for clearly no reason, and that is where the devil used to laugh.* Now, I prefer keeping it to myself, or someone and a moment that I feel can be a providence for something. I did not know that my orgasm was stolen right in front of my eyes. I was not even aware of such a process. Of theft. I am going to save up and see what happens.

*Devil’s laugh: The clarity you feel after you cum

Andrés (31), from Bogotá, was writing this text during a road trip in California. He broke up with his bf right before last New Year’s Day.

We turn on the radio,
there is speed, there is lust.
So cold. And not empty.
You fuck me, you lie by my side.

There is a river,
more cocaine.
We feel the night.
and we have sex.

So hot
and now empty.
I’m sick,
red points everywhere.
You stay there.

Acid, acid, acid,
there are big buses and again.
Here is the night.
Then we dream, dreamt.
We both have each other.

There is the moon,
full moon.
All we can see are lights.
and we do not sleep.

And now,
there is the sea.
Are we walking or swimming?
I cannot remember.

Everything is faster,
electric.
Animals everywhere,
and the gloom.

The turn of the death.
The Big Sur cliffs,
and it felt like a kiss.
The days,
our love.

Viktor, 31, si droga da 17 anni, da 5 anni la siringa, da 6 mesi pulito.

Mi piacevi, con te mi sentivo sicuro. Io ti piacevo. Tu amavi Monica. Tu hai ucciso Monica. Lo capisco solo qui e oggi nella clinica, quanto questo mi abbia segnato. Come questa storia precoce mi abbia quasi strozzato.

Quanto sangue può colare dal buco del culo? Non fare così. Proprio rosso scuro, però mi sa che è J-Lube. No? Con lui è sempre così. Mi eccita, dice.
Era la mia guida spirituale: il mio primo slam, come inchiodato alla croce, sapeva di luna. In alto. Ancora più in alto. Però non arrapato.

Non ci sono più vene aperte. Fai la puntura di nuovo qui, non fa nulla. Su ciascun braccio c’è un tipo che mi inietta. Mostri meravigliosi. Tutti e due freddi come me.
Facciamo qualcosa di immorale, dico e voglio.
I lampi in testa diventano crampi in pancia. Anche le belle immagini dell’infanzia, quelle con gli amici e con i fiori. Tutto diventa follia. Non va più via.

Cagami in bocca, è questo che voglio da te, mi dici. Siamo strafatti. Non ho mai volato così alto come con te. Per me il gioco non valeva la candela. Un protagonista fra i protagonisti. Tutto di me, tutta la mia vita. Dall’odore profumi, e dal profumo odore. Svegliarsi è capire ed è morire.

Super boni, super sexy, super chems

Arne (43), IT guy from Ludwigshafen, grew up in Rostock: He learned to sail before he could swim. He has been with his current boyfriend for 18 years and has been married for a year with him.

We got cookies from someone, Roland Schulz and me, we were joining the coming-out group at the local gay centre, he 17, me 19. Neither of us had a plan, somehow the cookies were supposed to “preglow”. Neither of us liked alcohol – and hash, that sounded good to us. We went up to the old city wall, made out at the Schlüter Memorial, it was still bright, midsummer, everybody could see us, everybody liked us. All of a sudden everything was easy – we got under the clothes, really wild. The cookies worked, fell in love right away. In the Nikolai Church, that was ’96, there was a gay and lesbian disco, in the Protestant Student Union, we went in straight, dancing was out of the question. It was so hot, Roland was so hot. So up on the gallery, the choir loft, behind the organ, the perfect hiding place. Jeans down, tongues everywhere, no idea about fucking. It didn’t matter. No holding, everything was so fun, everything was so right. Nobody knew me like that, me neither.

When we woke up, the music was off. All the people: gone. – Shit. The heavy wooden door locked and we, alone in the cool side aisle. Broken bottles still on the dance floor. I don’t remember how we finally got out. I only had eyes for Roland. That was my first sex.

Octavio, 28, cantautore a Rio de Janeiro (BR), ha studiato a Berlino. Recentemente, è stato stato drogato senza il suo consenso durante una sexdate. Al reparto di emergenza dell´ospedale gli hanno detto di andare a sporgere denuncia dalla polizia. Quel giorno ha detto: scrivere potrebbe non essere utile, ma un terapeuta lo sará.

La colpa come un sogno.
Seduto sulla barella.
Mi ha chiesto
Cosa è successo? Come fa a sapere cosa le ha fatto?
Il giudizio è più forte del suo pessimo accento inglese
Mi dispiace per Lei.
Ma Lei aveva chiesto delle droghe?
Lo conosceva?
Non si dovrebbe procurare da solo le sue droghe?
Riesce a vedere come vedono loro?
Sono colpevole perché sono una vittima.
Posso avere LSD nel mio bicchiere?
Posso chiederle di rimanere traumatizzato?
Di avere delle allucinazioni?
Mi stanno capendo?
Mi stanno facendo male?
Mi stanno giudicando?
Loro sono.
Tu sei.
Cosa stava cercando di fare?
Sono rotto e neanche so perché.

Anonimo slammer su tumblr.com, settembre 2019

Quello che trovo più esaltante di spararmi una dose è il rischio al quale volontariamente mi sottopongo ogni giorno. Ogni volta che ficco l’ago nel mio braccio, la mia vita è in bilico su di una linea e -in modo malato- essere così vicino alla morte mi fa sentire più vivo che mai. Il tempo rallenta mentre aspetto con ansia la scarica rosso scarlatto che arriva quando ho fatto centro. Trovo la vena facilmente, l’ho già fatto tante volte. Mentre premo lo stantuffo della siringa sempre più giù, sento il mio cuore fremere. Ogni secondo potrebbe essere il mio ultimo, eppure continuo a premere fino in fondo. È in quel momento -quando l’ultima goccia entra nel mio sangue- che il mondo svanisce e non c’è altro che gioia. Mi toglie, letteralmente, il respiro; tossisco. Mi tolgo l’ago con le mani tremolanti -il mio respiro corto e irregolare- barcollo nel limite tra la vita e la morte. È qui dove NOI apparteniamo.

momento di un incontro di sesso su un divano con vari ragazzi

Jan (43), geographer and South America activist, lives in Freiburg (BR) and is home on the cruising apps.

[Last Fetish Easter Monday, in Berlin
on Grindr]

Should I come over
to you or not?

if you make it to dump 3
loads you are the king.

put me coca in the cunt,
to open her like a barn door.
And I’ll be a rocket.

But bring something
to make me super high. 

Sorry, what?, I’m
not your drug cab.

[Hours later]

yeah, sorry. was not
really clear in mind. 

wait a moment, I skype
with Colombia right now.

Colombia?
Drug mule?

[I am outraged.]

Nooo. Nonsense.
Have to organize my trip
to COL starting next week.

i’ll pay you for that. What
uppers do you have still?

[My interest in this guy is
now almost at zero]

So what? Not coming?
I’m kinda stoned.

no, sounds stressy.

3 cumshots in an hour would be
also pretty exhausting.

that’s not what i meant, but,
that you want me to be your drug taxi.

should have called mine.
we can do it next week as well.

no, i’ll be on my travels then.

yeah, bring me the good 
stuff from there.

[End of the conversation]

Cesc, 30, from Barcelona. He works as a bricklayer. In his free time he paints oil on canvas. Although he attends sex dates where he doesn’t usually consume drugs, it’s not a problem for him if the others are high.

Pandemic. Crisis. The whole country on lockdown. The party was cancelled as an act of social responsibility. In bed, one last look at Grindr. “Hey, I’m with another guy, are you coming?” The same guy my friend showed me, whom he was falling in love with. So what? Nobody belongs to anybody, plus this doesn’t change anything, it’s just sex. “Where?” – “In my flat.”

Two boys are waiting for me naked. Both consume, I don’t. They offer me, I don’t want to. We fuck, we hug, we fuck again. I feel a perfect balance between the three of us. A fourth guy joins in after a while. My personal freedom is at this moment more important than the imposed social distance. The sun comes in through the window. It’s already daylight? How long has it been? We finished. A fuck I’ll remember for a while. We treat each other oddly well for a group sex date.

Sex always comes first, then everything else: my obligation as a citizen, as a friend and to myself, with my body. I could have lost the friendship from someone I was falling in love with because I wanted to be selfish. I could have transmitted the coronavirus and worst of all, I want to regret it, but I can’t. I wouldn’t do it again, though. I’m still paying the debt. Maybe too high a price.

Mefisto, 271 anni, Comandante sulla TransCapsule QRT2447, da due mesi in viaggio di ritorno nell´HyperDrive, da solo a bordo (come in quarantena insomma), per 6 mesi in vacanza sulla Terra, finalmente. La sua storia è l’unica inventata di questa raccolta. Mephisto è un famoso chemsexstronauta e non se ne lascia sfuggire davvero una.

Touchdown. Casa dolce casa. Neanche il tempo di arrivare, già completamente fatto, e con tre lingue su per il culo. Conoscendomi bene era ovvio che avrei sfruttato la prima opportunità per scopare. Era da mesi che non vedevo l’ora. Organizzo una sessione al centro antropologico Al Parker. Ora offrono sedute di chems “Sex-O-Balance”, e non solo in VR. Puoi portare fino a un massimo di 6 persone e conta perfino come ora lavorativa: “Training di Utopia rigenerativa”. Finalmente! Scopare di nuovo, è incredibile! La novità del centro è uno shot di feromoni e puoi provare pure la chem-riattivazione cellulare.  Anche il mio vecchio amico Faust è venuto con noi, ed è stato davvero fantastico. Questo ragazzo è così sexy, anche dopo tanti anni. Tutti e sette eravamo d’accordo per prendere le chem e abbiamo tirato un dado per decidere chi si dovesse occupare degli altri. Questa è la nuova regola, una persona rimane sobria durante la sessione. Se qualcosa dovesse andare storto, quella persona sarebbe lì pronta a dare aiuto e documentare la situazione per un’analisi successiva. Questo non vuol dire che non si possa divertire con noi. Dopotutto, siamo tutti qua per divertirci. Abbiamo provato questo rituale per anni. Tutti sono sempre molto attratti dall’organizzatore della serata: in qualche modo è sempre al centro dell’azione, mai escluso, rimane parte del nostro gruppo di arrapati per 24 ore. Il mio cazzo è infuocato: i pantaloni da ginnastica in nylon stanno per scoppiare. Mi bacio selvaggiamente con un amazzone gay e gli altri si uniscono a noi. È un cazzo o un omogramma che ho in mano? Le droghe stanno già salendo. Sprofondo nei peli del petto di Faust, proprio davanti al mio naso, l’odore, il sapore, ci lecchiamo, ansimiamo. É tutto vero, finalmente.

Otto lunghe settimane di ritorno giù sulla terra e questa volta sono anche solo. Passo le giornate nella piccola cabina di comando.  A volte mi rilasso nella capsula di lancio. Non c’è molto da fare. Rifletto su cosa possa venire dopo il comunismo, e conto le stelle. Certo, ci sono tutte queste Cam-sex interstellari, Sex streams, Live forums. Ho perfino avuto un sexbot come scopamico per un po’. Ma tutto mi annoia in fretta. Ci sono anche tutte le robe psicoattive esistenti nella farmacia di bordo. Ieri ho preso un po´ di ketamina Sensu DR. Sulla terra non dovrebbe neanche farti effetto al di fuori delle darkroom. Il rush è stato strano ed era tutto frammentato. 

“A un certo punto non ne puoi più di farti le seghe”, ho detto a Faust al videotelefono. “Come fai a resistere cosí per così tanto ?” mi ha chiesto. Meno male che posso parlare con Faust quando mi sento solo. È diverso sulla stazione spaziale. Per mesi siamo solo in quattro là, ma non mi sento mai solo. Sinceramente è il viaggio di ritorno ad essere sempre una rottura di coglioni per me, la quarantena è proprio una tortura.

Appena arrivo sulla Terra organizzo una sessione. Mancano ancora diverse settimane ma sono già online su Chemzoom alla ricerca di ragazzi che vogliano venire. Tutta questa organizzazione mi sta facendo impazzire giorno dopo giorno. Devo cercare di imparare a godermi anche l’attesa del piacere. Ne ho già trovati tre che ci stanno e appena arrivo ci vediamo!

È stata una lunga giornata, è l’ora di andare a dormire nella nebbia della Via Lattea. 

Scendo dalla navicella, respiro l’aria della Terra. È già estate! La prima persona che incontro è un tipo magrolino dello staff di terra. Capelli corti, uniforme marrone a maniche corte, pantaloni stretti e una camicia sbottonata fino all’ombelico. Davvero bello, non riesco a levargli gli occhi di dosso. Uno così merita un invito alla nostra sessione, scopiamo tutti assieme! Appena mi passano il bagaglio, il tipo mi viene incontro e mette le sue mani sul mio petto. Faccio lo stesso e metto la mia mano sul suo. Mi sento ribollire, un’ondata di calore che passa dall’uno all´altro. È da poco che sulla Terra hanno preso l’abitudine di salutarsi così, mettendo la mano sul cuore dell’altro, in seguito all’ultima grande pandemia. Mi guarda intensamente negli occhi e dice: “Benvenuto sul Pianeta Terra, Comandante Mefisto!”. La sua voce mi ha fulminato all’istante. Mi è venuto duro e ho pensato: posso toccare di nuovo. Finalmente!

pronto a pomiciare

Informazioni

INFORMAZIONI E ASSISTENZA

Non forniamo assistenza per quanto riguarda l’uso di droghe e il Chemsex, tuttavia possiamo consigliarti alcune fonti dalle quali puoi informarti e ricevere assistenza.

INFORMAZIONI GENERALI SUL CHEMSEX

Su Chemsex.it puoi trovare informazioni in italiano sulle sostanze (con un particolare focus sul loro uso nel chemsex) e consigli sull’uso sicuro. Puoi anche porre domande o chiedere supporto ad ASA, l’associazione milanese che gestisce il sito. Sul sito di BLQ checkpoint trovi una guida in italiano sul chemsex. Puoi trovarci informazioni su come ridurre il rischio e su come fare chemsex in modo responsabile. Informazioni in italiano su PEP, PREP, undetectable, analisi e risposte alle tue domande sono disponibili su:  drgay.ch/it. Per chi pratica slamming (assunzione di sostanze per via indovenosa) può essere utile leggere questa Dr. Gay guida.

ASSISTENZA SUL CHEMSEX E CONTROLLO SOSTANZE A BERLINO

Da Mancheck Berlin puoi ricevere assistenza sul Chemsex in diverse lingue, fra cui l’inglese. I collaboratori di Mancheck sono spesso a disposizione anche alle feste LGBTIQ, dove distribuiscono volantini informativi e accessori per un consumo sicuro come ad es. dosatori per il G (per il consumo sicuro di GHB/GBL), materiale per pippare (consumo tramite le narici) e pacchetti per lo slam, ossia consumo di sostanze per via endovenosa. Presso il Checkpoint www.checkpoint-bln.de di Berlino a Hermannplatz si trova un centro di aiuto sulle questioni riguardanti la salute mentale, il consumo (problematico) di droghe o alcol ed anche aspetti sociali più in generale. Forniscono anche assistenza su HIV, infezioni sessualmente trasmissibil (IST) e safer sex. L’offerta è rivolta a uomini che fanno sesso con uomini oltre alle persone queer, trans e altro ancora.

Al momento è in fase di allestimento una postazione a Berlino per il controllo delle sostanze (avvio previsto durante il 2020). Presso tale postazione sarà possibile verificare la purezza delle tue sostanze e controllare le dosi. È prevista un’attesa di tre giorni per conoscere i risultati del test sulle sostanze. Al momento non è previsto un laboratorio mobile per effettuare prove sulle sostanze direttamente alle feste o ai festival.

Per chi vuole ridurre l’uso di “chems” o anche astenersi completamente, lo Schwulenberatung di Berlino offre consulenze individuali e gruppi di supporto (specifici sul chemsex), aiuti terapeutici, soggiorni di riabilitazione e altro ancora.

Se cerchi una forma di supporto dove il tuo consumo di sostanze sia comunque accettato, ti consigliamo di parlarne subito al primo appuntamento visto che vari centri sono orientati esclusivamente a favorire l’astinenza.

PRIMO SOCCORSO

Se durante un incontro di chemsex qualcosa dovesse andare storto, puoi trovare alcuni consigli salva-vita su questo opuscolo (in inglese, francese, spagnolo e tedesco): davidstuart.org/chemsex-first-aid. Ti consigliamo comunque di contattare il prima possibile il pronto soccorso.

CAMBIARE LE TUE ABITUDINI DI CONSUMO/ FARE UNA PAUSA/ ASTENERTI DAL CONSUMO

Puoi compilare anche una guida passo-passo (in 22 lingue!) che può aiutarti con uno degli obiettivi riportati nel titolo: davidstuart.org/care-plan-it

SAFER USE


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© Love Lazers 2020. Tutti i diritti sono riservati agli autori dei testi e ai Love Lazers. Serie di foto „The High And Horny Berlin Shots” da Matthias Wehofsky, modelli: Sergio, Tristan, Cristian. Idea: Falk. Traduzioni: Iván, Alejandro, Phiiivo, Sergio, Jérémy, Andrés, Médéric, Alessio, Andrea, Gautier, Jacob, Dr. Nihil, Falk, Cristian, Fabian, Yam. Se anche tu vuoi raccontare una storia su Mephisto II puoi contattarci a mephisto@lovelazers.org (anche in modo anonimo). Ci riserviamo la possibilità di rendere il testo più corto per scopi editoriali e di selezionare i testi ricevuti. Le storie che riportano contenuti offensivi o degradanti non saranno considerate.